Stress, stati d’ansia e depressione i sintomi più comuni di questa crisi pandemica. Come proteggere la nostra salute mentale.

Il prolungarsi di questa crisi pandemica sta mettendo a dura prova la nostra capacità di affrontare e gestire gli aspetti pratici e i risvolti emotivi dei cambiamenti imposti dalle norme anti contagio. Se è pur vero che si sono rese necessarie, le restrizioni che stiamo vivendo hanno stravolto le abitudini quotidiane, le relazioni e le finanze della maggior parte di noi.

Mi ha molto colpita la frase di un amico con cui parlavo di questa crisi durante l’ultimo lockdown che ha interessato l’intera nazione da metà marzo fino al 6 aprile. “Ho la sensazione che i giorni siano tutti uguali” mi ha detto a un certo punto. In effetti stiamo vivendo un tempo sospeso, dilatato, per di più carico di incertezza per il nostro presente e per il nostro futuro. Quella che facciamo da oltre un anno è una vita non sognata, non pensata, impostata su paure sconosciute e secondo regole che non ci permettono di soddisfare alcuni fondamentali bisogni dell’essere umano. Penso al bisogno di socialità, di sicurezza, di progettare, di sentirsi capace di influenzare e dirigere la propria vita verso una condizione di maggior benessere.

“Purtroppo a volte non è possibile scegliere il momento in cui combattere. Possiamo solo farlo con coraggio quando ci viene chiesto.”

 (G. Faletti)

La pandemia da Covid-19 è una emergenza complessa

A differenza delle crisi a cui siamo stati abituati in questa emergenza pandemica da Covid-19 la nostra vita è stata profondamente alterata da qualcosa che non conosciamo, che non riusciamo neanche a vedere ma che può ucciderci e danneggiare i nostri cari. E’ strano perchè se guardiamo fuori dalle nostre finestre il mondo sembra perfettamente normale, eppure…

E’ stato difficile percepire e comprendere a fondo i danni provocati da questa crisi. I più visibili ed immediati sono state le perdite di vite umane, il lavoro pericoloso e sfiancante di medici e infermieri e di tutto il personale sanitario. I media ci hanno inondato di immagini strazianti e bollettini quotidiani impietosi dei deceduti e dei nuovi casi di contagio.

E’ una emergenza complessa quella ancora in atto in quanto i fattori di stress a cui siamo sottoposti sono gravi, combinati e duraturi. Al distanziamento sociale, si aggiungono la lunga durata della crisi, le restrizioni agli spostamenti, il non poter incontrare i propri amici, la solitudine, la paura del contagio, il dolore per i tanti lutti, la disoccupazione, la preoccupazione per il futuro, la delusione per i progetti interrotti dalla pandemia, la convivenza obbligata nei casi di relazioni problematiche, la difficile gestione dei figli a casa in didattica a distanza.

Il virus non è più l’unica cosa da tenere sotto controllo. Tutte queste avversità combinate rappresentano un trauma prolungato e provocano danni più silenti ma in grado di alterare i ritmi sonno veglia, i pensieri, la gestione delle emozioni pregiudicando così la salute mentale e di conseguenza la capacità di reagire a questo momento di crisi.

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Quali sono le patologie più comunemente sviluppate

Da marzo dello scorso anno sono state condotte numerose ricerche che hanno voluto esplorare le conseguenze esistenziali e psicologiche di questo clima prolungato di paura, incertezza e deprivazione sociale. I risultati sono in gran parte concordi nell’evidenziare che più del 60% della popolazione ha sviluppato problematiche psicologiche di tipo ansioso e depressivo riportando almeno due tra i seguenti sintomi: mancanza di energia o debolezza, insonnia, difficoltà ad addormentarsi o risvegli notturni, tristezza e voglia di piangere, paure e timori eccessivi, mancanza di interesse o piacere nel fare le cose, panico e attacchi d’ansia. Di questo 60% oltre il 50% ha sofferto di questi sintomi per la prima volta.

Cosa ha protetto la nostra salute mentale durante questa pandemia

Il principale fattore di protezione contro i rischi per la salute mentale è risultato essere la resilienza cioè la capacità che gli esseri umani hanno di superare le difficoltà e trovare un adattamento positivo ai cambiamenti, alle situazioni problematiche e alle emozioni difficili e complesse scatenate da questa crisi pandemica da Covid-19. Possiamo pensare alla resilienza come alla capacità di un sistema, indipendentemente dal fatto che quel sistema sia una persona, una famiglia, un’economia o una comunità di adattarsi con successo alle sfide che ne minacciano il funzionamento, la sopravvivenza o lo sviluppo.

Tutti abbiamo una riserva di resilienza creata ed accumulata negli anni attraverso le esperienze di aver fronteggiato positivamente i problemi, ma in circostanze terribili il pericolo è di usare tutta la resilienza che abbiamo fino ad esaurirne le scorte e a sentirci impotenti di fronte agli eventi.

Il secondo fattore di protezione è il sostegno sociale, quello offerto dai legami familiari e amicali in primis, che hanno rappresentato la rete di sicurezza per la salute mentale. Le ricerche evidenziano infatti che solo livelli alti di sostegno sociale sono riusciti a fare da cuscinetto ed attenuare in modo significativo l’impatto di bassi livelli di resilienza sul benessere psicologico.

Quali sono gli effetti di uno stress prolungato

È naturale provare stress, ansia, dolore e preoccupazione di fronte agli effetti di questa pandemia COVID-19. Durante una crisi è funzionale inizialmente provare la sensazione dell’ansia per poter essere più vigili e per far fronte più facilmente ai problemi, quello che non è funzionale è mantenersi a lungo in uno stato di ansia e di stress.
Lo stress prolungato può causare:

  • Sentimenti di paura, rabbia, tristezza, preoccupazione, intorpidimento o frustrazione
  • Cambiamenti di appetito, energia, desideri e interessi
  • Difficoltà a concentrarsi e prendere decisioni
  • Difficoltà a dormire o incubi
  • Reazioni fisiche, come mal di testa, dolori muscolari, problemi di stomaco ed eruzioni cutanee
  • Peggioramento dei problemi di salute cronici
  • Peggioramento delle condizioni di salute mentale
  • Maggiore utilizzo di tabacco, alcol e altre sostanze

Quali sono i modi sani per affrontare lo stress prolungato

Per proteggerti è importante porti in un’ottica di cura di te e delle persone a cui tieni.

Limita l’esposizione ai media: proteggi te stesso e i tuoi figli dal sovraccarico di informazioni e di immagini drammatiche che non possiamo sopportare senza che queste inizino a influenzare le nostre emozioni, i nostri pensieri, la qualità del nostro umore e del nostro sonno. E’ possibile limitare la propria esposizione mediatica alle notizie sulla pandemia, rimanendo allo stesso tempo informati.

Prenditi cura del tuo corpo: Fai respiri profondi, fai stretching o medita. Cerca di mangiare pasti sani ed equilibrati. Fare esercizio regolarmente. Dormi a sufficienza. Evita l’uso eccessivo di alcol, tabacco e sostanze. Continua con le misure preventive di routine raccomandate dal tuo medico.

Dai valore a te stesso e al tuo tempo: Trova il tempo per rilassarti, prova a fare le attività che ti piacciono. Leggi un libro, intraprendi nuovi percorsi formativi. Fai passeggiate e godi del potere terapeutico del contatto con la natura.

Connettiti con gli altri: Parla con le persone di cui ti fidi delle tue preoccupazioni e di come ti senti. Connettiti con la tua comunità o le organizzazioni di cui fai parte. Mentre sono in atto misure di distanziamento sociale, prova a connetterti online, attraverso i social media, per telefono o per posta.

Aiuta gli altri a far fronte alla crisi: durante i periodi di deprivazione sociale, è particolarmente importante rimanere in contatto con i tuoi amici e la tua famiglia. Aiutare gli altri ad affrontare lo stress tramite telefonate o chat video può aiutare te e i tuoi cari a sentirvi meno soli o isolati.

Se stai lottando per farcela, se da solo è difficile per te affrontare questo momento ci sono molti modi per ottenere un aiuto. Se lo stress ostacola le tue attività quotidiane per diversi giorni consecutivi prova a contattare me, un altro professionista o il tuo medico di base.

Dott.ssa Giovanna Miano - Psicologa

Mi occupo in ambito Clinico del disagio psichico di adolescenti, adulti e coppie. Offro, nel mio studio a Roma,  un servizio di consulenza, sostegno e supporto psicologico  individuale, di coppia e famigliare. Disponibile anche per consulenze on-line.

Federico Satta
Federico Satta
2022-12-09
Rivolgermi alla Dottoressa Miano è stata la scelta più giusta che potevo fare, una persona educata, professionale,ti mette a tuo agio fin dal primo momento, questo mio percorso mi ha fatto capire tante cose che non andavano in me e ad oggi posso dire che grazie a questa persona vivo le mie giornate vedendo la vita con un'altra ottica. Grazie veramente di tutto. Potrei consigliare a qualsiasi persona abbia bisogno di aiuto psicologico che sia grave o meno di rivolgersi assolutamente alla Dottoressa Miano.
Michela Graziani
Michela Graziani
2022-08-23
Psicologa concreta e sensibile. Ho avuto modo di lavorare con lei ed approfondire alcuni temi che non riuscivo a capire da sola. Molto preparata e semplice da comprendere
Claudia Dionisi
Claudia Dionisi
2021-12-28
Posso dire di aver avuto altre esperienze di psicoterapia,ma nn così . Io ne sono rimasta estasiata, ci indirizza nel verso giusto. La consiglierei a chiunque abbia paura di affrontare la sua prima volta da un psicoterapeuta. Grazie Giovanna.
Caterina Panetta
Caterina Panetta
2021-06-30
Conosco la Dr. ssa Milano da molti anni e ho avuto la fortuna di fare un percorso terapeutico con lei. Ho trovato il suo approccio pratico, concreto, e al tempo stesso profondo, empatico e rispettoso dell'altro. Grazie a questo percorso sono riuscita a superare ciò che mi causava sofferenza. Oggi sono sicuramente una persona più serena, più libera. Grazie Giovanna.